Beata Alexandrina Maria da Costa (*) (Bibliotheca Sanctorum) Alessandrina Maria da Costa. Nacque a Balasar (Portogallo) il 30 marzo 1904 da una famiglia molto povera e frequentò la scuola solo per alcuni anni, dimostrando però subito intelligenza e grande disposizione alla pietà. A 14 anni, per sfuggire alle cattive intenzioni di un giovane, si lanciò da una finestra e feritasi gravemente alla spina dorsale, incominciò un calvario di sofferenze che la tenne per tutta la vita immobilizzata su un letto. Accettata con rassegnazione la sua condizione, visse in unione con Gesù nei tabernacoli, offrendosi vittima per i peccatori; passò attraverso alte esperienze mistiche. Partecipò per 17 anni ogni venerdì alla Passione del Signore e dal 1942 cessò di alimentarsi vivendo solo dell'Eucarestia. Per ubbidienza ai suoi direttori spirituali, dettò quanto Gesù le mostrava e le diceva nelle sue estasi e rivelazioni. In varie occasioni scrisse a Pio XI e poi a Pio XII perché consacrassero il mondo al Cuore Immacolato di Maria (è stato consacrato da Pio XII nel 1942). Nonostante le sue sofferenze e la sua immobilità, dimostrò un grande zelo nel fare il catechismo, promuovere la predicazione, aiutare i poveri, fare del bene a quanti ricorrevano a lei. Negli ultimi anni della vita, soprattutto, grandi folle di fedeli le facevano visite ed ella a tutti parlava dell'amore del Signore e della necessità della conversione dai peccati. Morì il 13 ottobre 1955, lasciando la sua autobiografia. Il suo sepolcro è meta continua di pellegrinaggi dal Portogallo e da altri paesi. (È stata beatificata il 25 aprile 2004). |