back IL QUINTO COMANDAMENTO

Non uccidere

Padre Pio era l'uomo della vita. Conosceva i misteri della vita dello spirito con una profondità mistica tutta sua. Amava la vita degli altri fino a offrire e dare per ognuno la sua. Era la creatura posta nella posizione più audace in difesa della vita, sotto ogni aspetto. Viveva con Cristo e con lui proclamava: «Io sono la Vita!».

Superfluo parlare della pastorale di Padre Pio sull'aborto volontario, che definiva «abominevole delitto» e con la parola «matricidio», che ne rivela, da sola, l'intrinseca gravità. «Se per un solo giorno - disse in una circostanza il Padre - non avvenissero peccati contro la vita nascente, come contropartita Iddio darebbe al mondo la pace e la cessazione di ogni guerra».

Ma, a proposito del quinto comandamento che condanna l'odio e la vendetta, Padre Pio era inesorabile con chi coltivava risentimenti, rancori. Non si contano i penitenti che rimandava a riconciliarsi, prima di assolverli.

A una signora che, confessandosi, dopo avere enumerato i peccati, pensava di non dover aggiungere altro, Padre Pio chiese: «Ti ricordi altro?». «No, Padre!». «Pensaci!», le replicò Padre Pio. «No... non ricordo altro, Padre!». E Padre Pio: «E con la tale persona?», ricordandole così un rancore antico: «Va' a casa, riconciliati prima, e dopo torna che ti assolverò!».

Un amico di Palermo, fedele figlio spirituale, che a Padre Pio doveva la salute dell'anima e quella del corpo, un giorno, confessandosi, si sente chiedere: «Odi tu?». «No, Padre». «Non hai odio?». «Padre... no». A questo punto una scena reale davanti ai suoi occhi: il suo ufficio e due impiegati: «Ma, Padre, li converta lei quei due lì!». «Figlio mio, prega per loro. Noi dobbiamo pregare per chi ci fa del male...».