back TERZO MISTERO GLORIOSO

LA PENTECOSTE

Mentre il giorno di Pentecoste stava per finire, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all'improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue come lo Spirito dava loro il potere d'esprimersi. (At 2,1-4)

Riflessione

In mezzo agli apostoli, rapita nella più ardente supplica, stava la Vergine santissima, Regina degli apostoli. Nel suo cuore di Sposa in attesa dello Sposo divino, si alternavano la gioia e l'ansia, il desiderio e l'amore per Iddio e per le anime, che il Signore, sulla croce, le aveva affidato. Ella implorava agli apostoli quel dono sovrumano di zelo con cui lo Spirito Santo arse le loro anime, facendone delle fiaccole viventi, per infiammare e convertire il mondo.

E lo Spirito Santo discese su di loro: lo Spirito che è la carità che illumina, fortifica, infiamma, la carità che unisce il Verbo con il Padre, Iddio alle creature e le creature a Dio.

La Vergine santissima fu piena della grazia dello Spirito Santo fin dal momento della sua immacolata concezione: ma questa pienezza, per un prodigio divino, pur sempre traboccante, andò sempre crescendo nel suo cuore, fino a consumarlo nell'unione più perfetta con questo divino Spirito.

Anche noi abbiamo ricevuto lo Spirito Santo nel battesimo, siamo stati confermati in Lui, nel sacramento della cresima; l'anima nostra è un tabernacolo vivo, e il corpo un tempio consacrato del divino Spirito, quando conserviamo e alimentiamo in noi la grazia del Signore. «Io ho trovato il cielo sulla terra - diceva un'anima santa - perché il cielo è Dio e Dio l'ho nell'anima». È vero; insieme con lo Spirito Santo è tutta la Santissima Trinità che vive in noi, per lo stato di grazia. Supplichiamo il Cuore Immacolato di Maria che ci conceda di non aver mai la disgrazia di cader nel peccato, per non cacciar Iddio dall'anima nostra, per non profanare questo tempio dello Spirito Santo che è il nostro corpo: anzi procuriamo di accrescere senza posa in noi la grazia, con la frequenza ai sacramenti e con la corrispondenza alle ispirazioni di Dio.

Imploriamo dalla Vergine SS. i doni dello Spirito Santo: sapienza, consiglio, fortezza, pietà, timor di Dio. Chiediamo trasporto per la virtù, zelo per la salute eterna dei nostri cari, amore tenero e forte per Iddio e una devozione soda, ardente e riparatrice al suo Cuore.