(Dal libro: Ecco tua Madre!) Indubbiamente la liturgia s'impernia sul nucleo centrale del mistero di Cristo: la sua passione e la sua risurrezione, attualizzate nell'Eucaristia, con cui siamo liberati dal peccato e inseriti nella nuova alleanza con Dio e con i fratelli. L'incontro con Cristo risorto, che ripresenta e offre al Padre la sua passione redentrice, ci mette a contatto anche con Maria, «compagna generosa del tutto eccezionale e umile ancella del Signore», che soprattutto
La Chiesa approfondisce il significato di Maria nella storia della salvezza scaglionando alcune feste in suo onore nel corso dell'anno liturgico. Così, nel tempo di avvento, la Chiesa celebra l'8 dicembre la solennità dell'Immacolata Concezione di Maria, «preparazione radicale (cf. Is 11,1.10) alla venuta del Salvatore» e «felice esordio della Chiesa senza macchia e senza ruga». Poi si ha una frequente menzione della beata Vergine, soprattutto nelle ferie dal 17 al 24 dicembre, facendo «risuonare antiche voci profetiche» su di lei e sul Messia e leggendo «episodi evangelici relativi alla nascita imminente del Cristo e del suo precursore» (MC 3). Il tempo di Natale è tempo di particolare venerazione di colei la cui «illibata verginità diede al mondo il Salvatore». Il primo giorno di gennaio si celebra la solennità della Madre di Dio, «per mezzo della quale abbiamo ricevuto... l'Autore della vita» e il Principe della pace. Nell'Epifania che celebra la vocazione universale alla salvezza, la Chiesa contempla la Vergine come sede della Sapienza, la quale presenta all'adorazione dei magi il Redentore di tutte le genti (cf. Mt 2,11). Nella festa della santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe (domenica fra l'ottava di Natale) si guarda con ammirazione alla santa vita che essi condussero nella casa di Nazaret. Durante la quaresima si celebrano alcune feste mariane, anche se non direttamente armonizzate con il periodo di preparazione alla Pasqua. L'Oriente e l'Occidente, celebrano il 25 marzo la solennità dell'Annunciazione del Signore, «memoria del fiat salvifico del Verbo incarnato, che entrando nel mondo disse: "Ecco, io vengo (...) per fare, o Dio, la tua volontà" (cf. Eb 10,7; Sal 39,8-9)»; ma anche «festa della nuova Eva, vergine obbediente e fedele, che con il suo fiat generoso (cf. Lc 1,38) divenne, per opera dello Spirito, madre di Dio, ma anche vera madre dei viventi» (MC 6). Legata a ragioni di culto locale è la memoria della Beata Vergine Maria di Lourdes (11 febbraio), che però ha acquistato un più vasto ambito e ha suscitato un interesse più vivo. (Questa memoria cade quasi sempre nel tempo ordinario). Durante il tempo pasquale ricorre di solito la festa della Visitazione (31 maggio), che ricorda l'accorrere di Maria da Elisabetta per porgerle l'aiuto della sua carità e proclamare la misericordia di Dio Salvatore. Nel tempo ordinario si collocano tutte le altre memorie e feste mariane: Cuore immacolato di Maria (sabato dopo la solennità del Sacro Cuore di Gesù), Maria del monte Carmelo (16 luglio), Dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore (5 agosto), Natività di Maria (8 settembre), Vergine addolorata (15 settembre), Maria del rosario (7 ottobre), Presentazione di Maria al tempio (21 novembre). Particolare rilievo assume in Oriente e in Occidente la solennità dell'Assunzione di Maria al cielo o della Dormizione (15 agosto):
La solennità dell'Assunzione ha un prolungamento festoso nella celebrazione di Maria regina (22 agosto), «nella quale si contempla colei che, assisa accanto al Re dei secoli, splende come regina e intercede come madre» (MC 6). (Un'altra festa del Signore a contenuto mariano come l'Annunciazione del Signore è la Presentazione del Signore (2 febbraio)). |