VISITA XXVII

Gesù miracolo d'amore

Canta la santa Chiesa nell'ufficio del santissimo Sacramento: «Nessun'altra nazione, anche se è forte, ha un Dio così vicino a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo preghiamo» (Dt 4,7).

I gentili, sentendo parlare delle opere d'amore del nostro Dio, giungevano a dire: «Quanto è buono questo Dio dei cristiani!». Infatti, quantunque essi si immaginassero gli dei secondo i loro capricci, non hanno mai pensato a un Dio così innamorato degli uomini, come è il nostro vero Dio. Egli, per dimostrare il suo amore verso i suoi adoratori e arricchirli di grazie, ha fatto un tale prodigio di amore da farsi nostro perpetuo compagno, standosene nascosto notte e giorno sui nostri altari, quasi non sappia più separarsi neppure per un momento da noi: «Magnifiche e splendide sono le sue azioni, eterna è la sua fedeltà, ci fa ricordare le sue meraviglie» (Sal 110,3-4).

Gesù dolcissimo, tu hai compiuto il più grande dei miracoli per soddisfare il tuo desiderio irrefrenabile di essere sempre presente e vicino a noi, e perché poi gli uomini fuggono dalla tua presenza? Come riescono a vivere tanto tempo lontano da te o a visitarti così di rado? E se si trattengono un quarto d'ora, a loro sembra un secolo per il tedio che vi provano.

O pazienza del mio Gesù, quanto sei grande! Sì, ti capisco Signore mio, è grande perché grande è l'amore che porti agli uomini, e questo ti obbliga a trattenerti continuamente fra tanti ingrati.

Mio Dio, poiché sei infinito nelle perfezioni e perciò sei anche infinito nell'amare, non permettere che io resti ancora nel numero di questi ingrati come sono stato nel passato; concedimi un amore pari al tuo merito e al mio obbligo verso di te.

Anch'io un tempo ho provato noia alla tua presenza, perché non ti amavo, o ti amavo troppo poco. Ma se con la tua grazia giungerò ad amarti assai, non proverò più noia a trattenermi giorno e notte ai piedi di te nel santissimo Sacramento.

O eterno Padre, ti offro il tuo stesso Figlio; accettalo per me e, per i suoi meriti, infondimi un amore così ardente e tenero verso il santissimo Sacramento che sempre io rivolto a qualche chiesa dove se ne sta Sacramentato pensi e desideri con ansia il momento di trattenermi alla sua presenza.

Dio mio, per amore di Gesù, dammi un grande amore al santissimo Sacramento.

Maria rocca inespugnabile

Maria è quella torre di Davide di cui parla lo Spirito Santo nel Cantico dei Cantici: «Costruita a guisa di fortezza. Mille scudi vi sono appesi, tutte armature di prodi» (Ct 4,4). Torre che è stata edificata come una fortezza e che ha mille difese e armi a beneficio di coloro che a lei ricorrono.

Tu dunque, o Maria santissima, sei colei che sant'Ignazio martire invoca: «Difesa fortissima per coloro che stanno in battaglia». Oh che assalti continui mi danno i miei nemici per privarmi della grazia di Dio e della tua protezione, Signora mia carissima!

Ma tu sei la mia difesa, poiché non rifiuti di combattere per coloro che confidano in te, come ti invoca sant'Efrem: «Difesa di quelli che hanno fiducia in te».

Tu, dunque, difendimi e combatti per me che in te tanto confido e spero.

Maria, il nome tuo è la difesa mia.