VISITA VII

Gesù sempre con noi

«Sappiate che io sarò sempre con voi, tutti i giorni, sino alla fine del mondo» (Mt 28,20).

Gesù, il nostro buon pastore, ha dato la sua vita per noi, sue pecorelle. Morendo, però, non ha voluto separarsi da noi. Eccomi sempre con voi, ci dice Gesù. Io per voi sono rimasto sulla terra, in questo Sacramento; e qui sempre mi troverete, se mi cercate, pronto a soccorrervi e confortarvi con la mia presenza; non vi lascerò fino alla fine del mondo.

Scrive san Pietro d'Alcantara che Gesù, divino sposo, voleva lasciare alla sua sposa, la Chiesa, durante la sua lontananza, un conforto, una compagnia perché non rimanesse sola. E le ha lasciato addirittura se stesso in questo Sacramento. Non si poteva pensare a compagnia migliore.

Cortese e amabile mio Salvatore, io oggi vengo a visitarti in questo altare, visita che mi ricambi in modo infinitamente superiore quando vieni a me nella santa Comunione. Tu allora non solo ti fai presente, ma ti fai alimento; ti doni e ti unisci tutto a me, sicché io posso veramente dire che sei tutto mio.

Se, dunque, ti doni tutto a me, è giusto che io faccia altrettanto con te. Io, però, sono una povera creatura e tu sei Dio.

O Dio di amore, o amore dell'anima mia, quando sarò davvero tutto tuo, a fatti e non a parole? Tu lo puoi; per i meriti del tuo sangue prezioso, accresci in me la fiducia di ottenere la grazia, prima di morire, di essere tutto tuo e niente mio.

Tu, Signore, che ascolti le preghiere di tutti, accogli anche questa mia preghiera sincera. Voglio amarti con tutte le mie forze; voglio uniformarmi in tutto alla tua volontà, senza alcun mio interesse, senza pretese di premi o consolazioni. Voglio servirti solo per amore, solo per darti gusto, solo per rispondere alle attenzioni del tuo cuore per me. Amarti sarà il mio premio.

Figlio diletto dell'eterno Padre, prenditi la mia libertà, la mia volontà, tutte le cose mie, tutto me stesso e, in cambio, dammi te solo.

Ti desidero, ti cerco, ti voglio, ti amo.

Gesù mio, fammi tutto tuo.

Maria nostra speranza

Signora nostra amabilissima, tutta la Chiesa ti saluta: Speranza nostra. Tu sei la speranza di tutti; tu sei anche la mia speranza.

«Tutta la ragione della mia speranza», ti chiamava san Bernardo e ti ripeteva: «In te speri anche chi è senza speranza».

Così ti dico anch'io, o Maria, tu salvi anche i disperati: in te ripongo tutta la mia speranza.

Maria, Madre di Dio, prega Gesù per me.