Gesù nostro innamorato Ad ogni persona che visita il santissimo Sacramento Gesù rivolge le stesse parole della sacra sposa del Cantico dei Cantici: «Alzati, avvicinati, amica mia, mia bella e vieni» (Ct 2,10). Tu che mi visiti, alzati dalle tue miserie: sono qui io per colmarti di grazie. Avvicinati a me, non aver paura della mia maestà: ho scelto di restare in questo Sacramento proprio per darti fiducia e liberarti da ogni timore. Amica mia, non sei più una nemica, ma amica perché tu mi ami e io ti amo. Mia bella, perché la mia grazia ti ha resa bella. E vieni, stringiti a me e, con grande fiducia, chiedimi tutto ciò che vuoi. Scrive santa Teresa che questo nostro grande re della gloria ha nascosto la sua maestà sotto le specie del pane appunto per animarci e agevolare il nostro incontro con il suo cuore divino. Accostiamoci, dunque, a Gesù con grande fiducia e amore; uniamoci a lui e chiediamogli grazie. Quale gioia per me, o Verbo eterno, fatto uomo ed Eucaristia per me, trovarmi davanti a te che, sebbene di infinita maestà e bontà, nutri tanto affetto per me. Voi tutti che amate Dio, dovunque vi troviate, in cielo o sulla terra, amatelo per me. Maria, madre mia, aiutami ad amarlo. E tu, amabilissimo Gesù, sii l'unico oggetto di tutti gli affetti miei; prenditi tutta la mia volontà. Disponi di me, in tutto. A te consacro la mia mente, perché non pensi ad altro che alla tua bontà. Ti consacro anche il mio corpo perché mi aiuti a darti gusto. Ti consacro l'anima mia, perché sia tutta tua. Vorrei, o mio diletto, che tutti gli uomini conoscessero la tenerezza dell'amore che tu hai per loro, perché vivano solo per onorarti e darti gusto, come tu desideri, come tu meriti. Possa io vivere sempre innamorato della tua bellezza infinita. Io, da oggi in poi, voglio fare tutto il possibile per esserti gradito. Propongo di non trascurare cosa che possa piacerti, costi quel che costi, perda pure tutto, anche la vita. Me felice, se perdo tutto per acquistare te, mio Dio, mio tesoro, mio amore, mio tutto. Gesù, amor mio, prendimi tutto, fammi tutto tuo. Maria madre amabile «Chi è fanciullo, accorra a me» (Prv 9,4). Maria chiama tutti i piccoli, bisognosi di una madre, affinché ricorrano a lei, la più amabile di tutte le mamme. Scrive il devoto Giovanni Eusebio Nieremberg: «L'amore di tutte le madri è solo un'ombra a confronto dell'amore che Maria nutre per ciascuno di noi». Madre mia, tu che dopo Dio più di ogni altro desideri la mia salvezza, «dimostra di essere madre». Madre mia, fa' che mi ricordi sempre di te. |