I GRUPPI DI PREGHIERA

Il rigoglioso albero della preghiera

San Giovanni Rotondo

(Dal libro: Beato Pio da Pietrelcina)

Opera di padre Pio sono anche i «Gruppi di Preghiera». Ormai sono già tanti questi gruppi e costituiscono una forza viva nella Chiesa, portatori di un messaggio tutto evangelico, garantito dalla vita intera di un sacerdote crocifisso per cinquant'anni.

Quando ci fu la grande udienza pontificia ai Gruppi di Preghiera di padre Pio, il 24 settembre 1975, il Santo Padre Paolo VI parlò di «padre Pio da Pietrelcina, il quale, tra le tante cose grandi e buone che ha compiuto, ha generato questa schiera, questo fiume di persone che pregano e che, nel suo esempio e nella speranza del suo aiuto spirituale, si dedicano alla vita cristiana, e danno testimonianza di comunione nella preghiera, nella carità, nella povertà di spirito e nell'energia della professione cristiana».

Un «fiume di persone che pregano... e danno testimonianza... nell'energia della professione cristiana». Ecco i Gruppi di Preghiera di padre Pio.

Essi devono essere cristianesimo orante, vivo, energico, allora saranno anche «fari di luce e di amore nel mondo» come diceva padre Pio, in mezzo alle tenebre degli errori, delle violenze, della «confusione di idee» che sta devastando la società e la Chiesa.

Questi Gruppi furono un'istituzione profetica, ispirati ad un'esortazione del papa Pio XII, fatta propria e attuata da padre Pio, figlio attento e docile alla parola del Vicario di Cristo.

— Diamoci da fare, — disse allora padre Pio — rimbocchiamoci le maniche. Rispondiamo noi per primi a questo appello lanciato dal Romano Pontefice.

Già molti anni prima, nel 1914, padre Pio, in una lettera ad una figlia spirituale, aveva tracciato un magnifico progetto dei Gruppi di Preghiera.

In essa si diceva che i Gruppi di Preghiera debbono essere per il mondo e nel mondo la testimonianza di una vita «veramente cristiana», nutrita di «preghiera incessante» perché si realizzi il contenuto essenziale del Padrenostro.

Le finalità essenziali che i Gruppi di Preghiera si propongono — come la gloria di Dio, la salvezza dei cattivi, la santificazione delle anime — corrispondono ai fini fondamentali della preghiera stessa: adorazione e lode, ringraziamento, propiziazione, riparazione.

— Ciò che manca all'umanità — ripeteva tante volte padre Pio — è la preghiera.

Ed è vero. Se le cose vanno male, se la nostra società è angustiata da tanta violenza e da tanta corruzione, è perché ha perso il contatto vitale e salvifico con Colui che ha detto: «Senza di me non potete far nulla» (Gv 15,5).

Se viviamo nell'oscurità e nell'incertezza che deprime, è perché ci è venuta meno l'unione con Colui che ha detto: «Chi segue me non cammina nelle tenebre» (Gv 8,12).

Costituire un Gruppo di Preghiera di padre Pio è cosa molto semplice. Si può fare anche in pochi: basta trovare un sacerdote che voglia guidare il Gruppo, con la benedizione del vescovo. Diceva infatti padre Pio:

— Non fate nulla senza il consenso e il permesso dei vescovi e dei sacerdoti. Fate tutto di comune accordo e obbedite.

Si organizzano quindi, uno o più incontri di preghiera ogni mese, in cui è bene che non manchino mai il santo Rosario e una meditazione che si ispiri al messaggio e agli esempi di padre Pio.

Se i membri del Gruppo saranno fedeli, attireranno anche altri e diventeranno realmente un «faro di luce e di amore nel mondo».

Davanti a Dio, un giorno comprenderanno la preziosità e la necessità vitale di questa vita di preghiera che i Gruppi sono chiamati a realizzare.

— Questo è il più alto apostolato che un'anima possa esercitare nella Chiesa — assicura padre Pio.